"C'è in Vaulà la nostalgia del focolare e insieme l'anelito al grande respiro dei monti e della loro maestà, dei silenzi d'alta quota, come del murmure sommesso del ruscello o dello sciacquìo del torrente d'altura prima che a valle diventi il grande fiume.", Enzo Papa
"Siamo giunti al termine di una carrellata d'immagini che commenta il lavoro serio, convinto, attento che Carlo Vaulà conduce giorno dopo giorno: le nevi, le acque immobili delle Risaie, la pace dei borghi liguri, accompagnano le ore di questo pittore che sa guardare al passato al fine di renderlo tuttavia attuale, che s'incanta di fronte a un corso d'acqua; che ascolta infine la voce della natura.", Gian Giorgio Massara
"I dipinti di Carlo Vaulà sono graditi al fruitore proprio perché non inficiati da atteggiamenti intellettualistici ma stesi dinanzi alle bellezze naturali. Un dialogo sincero scandito in prevalenza ai piedi delle montagne, tra ghiacciai e baite, laghetti e chiesette alpine dove ogni soggetto diventa un luogo amato da conquistare e assaporare a poco a poco; come conquista è la sua sicurezza di pennellata e la profondità di prospettiva. Scenografie luminose e subitanei impulsi emotivi a indicare che Carlo Vaulà sa esaltare le forme e i contenuti, sa svolgere un procedimento che è tipico degli spiriti meditativi, ricavandone un quadro equilibrato e di vasto respiro.", Antonio Oberti
"Una peculiarità dell'opera artistica di Carlo Vaulà è il suo lavorare prevalentemente dal vero, su paesaggi visti con i propri occhi, su emozioni reali, trasmesse da contesti identificabili, luoghi in cui è nata la suggestione che ha portato alla realizzazione dell'opera. Lo spirito di osservazione con cui l'artista si guarda intorno lo rende abile nel rilevare gli spunti creativi che la natura concede a coloro che sanno recepirli: particolari minuti e quotidiani, come un secchio o dei panni stesi indicano la volontà di interpretare in chiave intimista un paesaggio formalmente legato al realismo pittorico. Oggi la pittura di paesaggio sembra sul punto di vivere una nuova primavera; inoltre il genere di paesaggio veicola un valore di respiro ecologista; esso è, infatti , la metafora di un impegno civile, quello di voler preservare l'ambiente che garantisce un futuro ad un'umanità troppo spesso distratta.", Carola Serminato
2011-2018 "Dogana Reale" (Bobbio Pellice)
2015 e 2018 Galleria Vailati (Torino)
2015 Atelier d'Arts et Métiers (Cogne)
2013 Museo Civico Alpino "Armando Tazzetti" (Usseglio)
2010 Pro Loco (Pré-Saint-Didier)
2009 Galleria "Calandra" (Torino)
2007 Galleria "Calandra" (Torino) Galleria "Capricorno" (Vigevano)
2006 Associazione "Arte Città Amica" (Torino) Istituto San Paolo, agenzia C.so Orbassano, Torino
2005 Comune di Cesana Torinese
2004 Comune di Cesana Torinese Galleria "Calandra" (Torino)
2003 Comune di Cesana Torinese
2002 Comune di Ceres
2001 Comune di Balme
2000 Comune di Ala di Stura
1999 Comune di Ala di Stura
1998 Comune di Ala di Stura
2011 Mostra Cedas Fiat "Arte Città Amica" (Torino)
2010 Torino Art Gallery
2008 Galleria "Calandra"
2007 Centro d'Arte "La Tesoriera"
2006 Galleria "Calandra" (Torino)
2005 Galleria "Europa" (Torino)
2004 I Ponti del Piemonte, Salone Europeo della Montagna Vivere nel verde, Torino Esposizioni
2003 Parchi e Giardini del Piemonte, 8 Gallery, Lingotto
2002 Artisti per la Montagna, Palazzo Birago di Vische
2000 Associazione "A. Zerbino", Torino Esposizioni
1996 Galleria D'Amato (Torino)